Lucido e buio
 
Un piccolo drappello di protagonisti, perlopiù nati e cresciuti in una Toscana alacre e dura, si confronta con la realtà del fascismo e poi della guerra sviluppando e perseguendo visioni persino folli di un mondo meno statico, irriducibile sia alla dittatura, sia ai nuovi e poi vittoriosi credi religiosi, scientifici o politici del Novecento.
 
I paesaggi della Toscana, dei fronti di guerra, di Roma capitale, caratterizzati con tocchi esemplari, sono lo scenario su cui si stagliano le vicende di personaggi ad alta intensità esistenziale: dalla vocazione religiosa di Gregorio del Bianco alle ambizioni letterarie di Quinto Poccianti, dalle inquietudini scientifiche di Adele Lappona a quelle del suo atipico allievo Filippo Vannucci.
 
Vicende che si chiudono tutte nella data fatale dell’8 settembre 1943 ma che restano aperte alle possibili interpretazioni dei lettori grazie alle seduzioni della prosa dell’Autore, testimonianza di una cultura nutrita di linfe scientifiche oltreché letterarie.